Welingprogress2's Logboek, 01 sep 24

Non c’era ramo spezzato che non diventasse spada, arco, canna da pesca, randello per calar giù la palla finita su qualche albero. Risuonano ancora vive le grida e le risate della mia infanzia sfuggite dalle bocche appiccicate di zucchero e primi baci seccati dal sole. Quel mondo è qui. Ora qualcuno al secondo o terzo piano ha lasciato aperte le finestre per la calura, e nell’aria danza qualche motivetto trasmesso dalla televisione accesa ad alto volume, noi lo riprendiamo canticchiandolo in coro. Ci sediamo a gambe incrociate, ci guardiamo le ginocchia livide e segnate dalle frequenti cadute; sognanti bambine, in cerchio ci guardiamo in viso, non sappiamo nulla del mondo e di ciò che accade oltre al cortile. Qualcuna di noi racconta una storia spaventosa, ci copriamo la bocca, ma l’eccitazione del finale chiede di continuare. Sentiamo i nostri nomi urlati delle madri dai balconi, il rintocco dell’ora di cena, mentre il cielo si vela di un timido rosa, le nostre promesse di ritrovarci il giorno seguente. Dove? Nel cortile. Non abbiamo orologi al polso ma sappiamo quando, dove e cosa ci unisce. Viviamo tutto ciò che rimpiangeremo senza saperlo, capitazzando emozioni per spenderle nel presente quando questo non basta più, e sarà forse questa la vera ragione del ricordo, generare una creatura evocativa innestata nell’animo che attecchendo genera una nuova esperienza, che non è né più passato, né presente, ma una nuova vita che non ci appartiene davvero. Quei cortili ora vuoti, non son più né ventre d’infanzia, nè laboratori di emozioni a cui attingere successivamente, quando ci apparirà tutto più piccolo. Mi chiedo a quali immagini tanto potenti possano oggi infanzie. Quale àncora di reminiscenza salvifica potrà evitare la deriva l’adultità che verrà.  

https://youtu.be/7C-VscEQugk?si=GJagawUhKBZ-B0jE 

❤️❤️😘😘 bellissimo pensiero, denso di frementi emozioni che tornano, e vive non si affievoliscono tra il passaggio del tempo. Seducenti sorrisi d'infanzia, che scolpiscono indelebili immagini, leggermente sfumate, ma vivono ancora. Così tracciano incancellabili segni della vita vissuta, ma mai dimenticata. Traspare la profondità del ricordo. I particolari dettagli lo arricchiscono di dolci sensazioni dal triste sapore di una lontana quotidianità ormai passata, lontana, lontanissima, forse divorata dal rumore della vita che appesantisce, forse inaridita dai miliardi di altri infiniti ricordi, dai tantissimi altri giorni passati, dal rumore assordante del tempo che passa, che non si ferma, che spezza le memorie di quello ieri lontano. Ma i ricordi d'infanzia, in realtà, non si dimenticano mai, tutta la vita. Continuano a vivere in noi, emettono leggeri sospiri che si spezzano e rinascono, continuamente. Improvvisamente cadono o marciscono nel sonno delle esperienze passate ma poi fioriscono di nuovo sbocciando tra i gemiti della nuova stagione arrivata. Mai morti, nutrimento perenne dei nostri occhi, segno incancellabile di noi, di come eravamo ieri, nuova forma riflessa nello specchio di oggi che poi si trasforma nell'immagine futura di come saremo un domani. Leggiamo e continueremo sempre a leggere con gli occhi di quando eravamo bambini, lo faremo per sempre, tutta la vita, con quei seducenti sorrisi innocenti d'infanzia o quei tristi ricordi da voler dimenticare, perché indelebili vivranno sempre dentro di noi. Questi ricordi con le amiche sono in Toscana?  

😍❤️ 

Sera Lucia 🥰❤️ 

Marty 💕 bellissime riflessioni come sempre; questi ricordi sono a Milano, viaggiare col buio fa riemergere ricordi😃😘 

😘 che bello